Quello che le donne (non) dicono! Risposte affettive, valutative e motivazionali al film “Cinquanta sfumature di grigio”

Il fenomeno del film Cinquanta Sfumature di Grigio ha acceso il dibattito su alcune pratiche sessuali inusuali, come il bondage. Il mondo mediatico si è diviso tra oppositori e sostenitori del fenomeno, con i primi (persone moraliste ed erotofobiche) che hanno criticato il libertinismo e le dinamiche di potere sottese alle pratiche sessuali veicolate dal film, e i secondi (persone emancipate ed erotofiliche) che invece hanno supportato tale emancipazione sessuale e culturale. Il presente lavoro di ricerca ha l’obiettivo di esplorare le risposte affettive, valutative e motivazionali delle donne ad una sessualità emancipata e liberale (pratiche Bondage-Dominanza/Sottomissione-Sadomasochismo), come quella veicolata dal film Cinquanta Sfumature di Grigio. In generale, i risultati dimostrano come, rispetto alle donne erotofiliche, quelle erotofobiche hanno mostrato più alti livelli di colpa sessuale e una maggiore valutazione morale del film. Al contrario, rispetto alle donne erotofobiche, quelle erotofiliche hanno mostrato più alti livelli di fantasie e desideri sessuali dopo la visione del film. Nel complesso, tali risultati dipingono il quadro di donne erotofobiche che vivono la sessualità estrema con una certa distanza, anche sul piano morale, contrariamente alle donne erotofiliche che si approcciano alla sessualità con una affettività positiva. Il presente studio rappresenta un tentativo di affrontare la questione delle dinamiche emotive, cognitive e motivazionali sottese alla sessualità, e aggiunge un tassello alla nostra conoscenza circa la variabilità di atteggiamenti e reazioni – spesso contradditori – a cui pratiche sessuali estreme e inusuali aprono